BUTTON

lunedì 30 novembre 2015

Ernest & Celestine

Ieri ad Ines è caduto il quarto dentino. In realtà non le è proprio caduto naturalmente, ma a seguito di una bella botta in bocca da parte di Rocco, durante la lotta tutti e quattro nel lettone. Il dentino dondolava già un po’, ma non era il suo momento ancora. Dopo un iniziale dramma con tanto di sangue tutto si è risolto con un "evviva, domani arriva Celestine!".

Quasi tutte le bambine di questo mondo credono alla fatina del dentino, ma noi no, noi siamo rimasti al topolino. Ma un motivo c’è ed è perché ci siamo affezionati a Celestine… e ve la voglio presentare. Celestine è una giovane topolina che vive nel mondo di sotto ed ogni notte va nel mondo di sopra a prendere i dentini degli orsetti lasciando un soldino. Ma lei non è un topolina qualunque, lei è una piccola artista che si ribella al suo destino. Infatti nel libro il futuro dei piccoli topolini è già segnato, dovranno tutti accedere alla professione più necessaria: il dentista. Ma lei non ama farlo e così fugge dal mondo opprimente dei topi e incontra l’orso Ernest, clown e musicista, anche lui ribelle da un destino di giudice.  Ma nel mondo degli orsi è impossibile fare amicizia con un topolino, i due mondi sono incompatibili e i loro popoli sono secolari nemici. Eppure nessuno potrà impedire ad Ernest e a Celestine di diventare compagni inseparabili. Prima, però, dovranno affrontare mille peripezie e pericoli, sfuggire a una miriade di topi furiosi attraversando i cunicoli delle fogne, evadere da un furgone blindato della polizia, scappare su un camioncino di dolci rubato, per rifugiarsi nella loro calda e accogliente casa nel bosco, nascosta sotto una coltre di neve. E finalmente potranno dedicarsi alle rispettive passioni, la musica e il disegno.



Questo libro di  Pennac l’ho letto a Ines e insieme lo abbiamo subito adorato, amato.  Sia perché è   buffo e ironico, sia perché i personaggi si fanno da subito amare. Ti immedesimi e ti affezioni. Ti apre il cuore scoprire questi due personaggi che litigano e fanno pace, scherzano e si prendono cura l’uno dell’altro. Due personaggi che si sono incontrati per caso e l’idea di separarsi diventa per loro la cosa più detestabile del mondo e per evitarlo sono disposti a tutto. E’ una storia di amicizia che nasce e dura anche se tutto il mondo la ritiene impossibile.

Una volta che ti affezioni ad Ernest e Celestine poi scopri tutto il mondo che c’è dietro, scopri i disegni e gli albi illustrati dell’artista Gabrielle Vincent. E poi scopri il film. Ma aspettate, prima vi consiglio di leggere il libro o di leggerlo con i vostri bambini e di provare ad immaginare i personaggi, lasciate spazio alla vostra fantasia, disegnate Ernest e Celestine nella vostra mente, nei vostri cuori. Solo dopo andate ad ammirare gli stupendi disegni di Gabrielle Vincent.


 








 

 
Un orso e un topo amici? Non si è mai visto!
È scandaloso! Assolutamente vietato!
‟Hai capito, Ernest?”
‟Hai capito, Celestine?”
Eppure nessuno potrà impedire a Ernest e Celestine di diventare i migliori amici del mondo. Nessuno, capito?



 

lunedì 16 novembre 2015

Cinque donne


Ci siamo ritrovate finalmente tutte e cinque nella splendida  Firenze. Firenze era bella come sempre, ma sabato lo era di più, era emozionante con noi, quasi commovente. L’ultimo ricordo che ho di noi cinque insieme è del pranzo a Siena, io con Rocco dentro il pancione, quindi ben 3 anni fa. Troppo tempo.
A distanza di anni ho ritrovato cinque donne belle come il sole, nonostante qualche ruga in più ed i capelli bianchi da ritingere. Ho ritrovato tante storie da ascoltare.
Ho trovato cinque donne CONSAPEVOLI di quello che sono. Donne che conoscono le proprie emozioni e sentimenti, che non ignorano le proprie paure e debolezze. Ho ritrovato cinque donne che in questi anni hanno lottato, ognuna con le proprie angosce e con le proprie ansie. Donne che conoscono i propri limiti, ma non cadono, a volte li superano, a volte li evitano, a volte li ignorano e a volte li accettano con un sorriso.
Ho ritrovato cinque donne che hanno viaggiato, camminato, esplorato, seminato, annaffiato, raccolto. Donne che hanno amato, che hanno riso. Donne che hanno pianto, hanno urlato, si sono sentite sole. Donne che hanno perdonato. Donne che hanno parlato, ascoltato, aiutato. Che hanno vissuto. Donne che non hanno bisogno di rifarsi le labbra per sentirsi belle. Che si guardano allo specchio con un sorriso.
Ho ritrovato cinque donne che, nonostante la paura che fanno questi 40 anni, hanno ben chiaro il loro percorso  e che mai devono voltarsi indietro e domandarsi chi sarebbero adesso se avessero fatto scelte diverse. Mai, perché sono belle così, dolci, sensibili, generose, passionali, vere.

Vi voglio bene.

SENZA PAROLE



giovedì 12 novembre 2015

Troviamo il gufo che è in noi

Il gufo è un animale che spesso è associato al malaugurio, tanto che da noi spesso si dice “non gufare”, non portare sfortuna. Ma a me il gufo piace, mi ispira sensazioni positive e forti, di sicurezza, non di paura. E quindi voglio trovare tutte le sue qualità, le sue caratteristiche positive.

Il gufo è il conquistatore della notte.  Sarebbe bello avere alcune delle sue qualità, avere gli occhioni grandi, immobili e fissi che ci aiutano a vedere nella notte a grande distanza. E poter girovagare di notte perfettamente a nostro agio e in silenzio come riesce a fare il gufo. Per noi umani, che invece siamo legati alla terra e amanti del sole, il buio e la notte fanno paura.

Il gufo è calmo. Osserva, controlla, protegge. Sarebbe bello avere la sua quiete, poter guardare le cose dal ramo di un albero, esaminare, analizzare e controllare quel che succede intorno. Senza essere troppo impulsivi, così spesso.

Il gufo è il simbolo di saggezza e conoscenza, in alcune storie gli animali del bosco vanno a chiedere al vecchio gufo delle opinioni, dei consigli. Sarebbe bello se riuscissimo ad essere talmente equilibrati e sapienti da poter dare sempre dei pareri giusti, senza pregiudizi.

Il gufo è simbolo di telepatia e perspicacia. Sarebbe bello riuscire scorgere la verità dietro la bugia, sentire anche le parole non dette, notare le sfumature che altri non colgono.

Sarebbe bello trovare la parte di gufo che è in noi…..

Così  ho scelto proprio il gufo per decorare il paralume che Giulia  mi aveva dato da sistemare. Era rotto e un po’ inespressivo, opaco, ci voleva qualcosa di vivace da mettere sopra il nuovo comodino “vintage new look” della piccola Adriana.

 
  
 
 
 


Narra la leggenda popolare che, Dio creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo, un po’ si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi, abitudini bizzarre e notturne. Allora, gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con sé i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura.

Buona notte Adriana e buon risveglio.

lunedì 9 novembre 2015

L'estate di San Martino

E' Novembre, ma è caldo e sembra primavera, mancano solo le mimose. Cambiano i colori intorno, non ci sono le violette nei prati, ma solo foglie rosse e marroni. Se non fosse per questo sembrerebbe marzo, forse aprile. Ci affascina andare al mare in autunno e sdraiarsi sul telo indiano sulla sabbia. Nessuno intorno. Ci incanta pranzare in terrazza e vedere gli ulivi carichi di frutti. Poi alzare gli occhi al cielo ed ammirare le nuvole di storni danzare in voli acrobatici. Ci piace sognare che le giornate si allungano invece che accorciarsi. E' un sogno, ma ci fa bene.
 
La chiamano l'Estate di San Martino
 
La leggenda narra di San Martino che, nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone, gli donò metà del suo mantello, poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l'altra metà del mantello: subito dopo, il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.
 
E' una leggenda popolare, ma trova un riscontro reale perché ogni anno, i primi di Novembre, il sole caldo ed il cielo limpido e pulito ci regalano forti emozioni.